Stand Regione Sardegna |
BIT - Borsa Internazionale del turismo - Milano |
Committente: Guidobaldi Allestimenti
Progetto con archh. Tomas Ghisellini, Cristina Haumann, Alice Marzola, Giulia Sacchetta, Carlotta Meneguzzo
Il concept progettuale trae origine da un articolato percorso compositivo che, procedendo per progressivi livelli di astrazione, sedimenta in forme architettoniche tridimensionali le tracce fisiche delle due principali matrici insediative storiche del territorio sardo: i trulli ed i nuraghi. Un ideale ritrovamento archeologico dispone su di un piano percorribile ininterrotto volumi leggeri che producono la suggestione di forme antiche; immersi in uno scenario emozionale fatto di affascinanti contrazioni e dilatazioni spaziali, gli oggetti deputati ad accogliere tutte le funzioni di ricevimento e rappresentanza disegnano lo stupore di un paesaggio percettivo insolito quanto fortemente connotato. Analogie formali con le costruzioni archetipiche del territorio isolano, indelebilmente radicate nell’immaginario collettivo del “mito Sardegna”, ricorrono nella modellazione plastica dei corpi architettonici; forme fluide e profili sfuggenti costruiscono la magia di un sito misterioso tutto da esplorare; i visitatori, attratti dalle protensioni verticali di queste moderne rovine, attraverseranno lo spazio dello stand sperimentando continue e sorprendenti scoperte. L’immagine anticonvenzionale della messinscena architettonica, unita ad un lessico formale inconfondibile, pare costituire elemento chiave nella vicenda sempre ardua ed incerta della fascinazione attrattiva del visitatore. Muovendo i passi dall’incredibile impianto insediativo del nuraghe di Barumini, che nell’articolazione planimetrica rievoca le complessità di certa arte astratta contemporanea (i grovigli cromatici di Carla Accardi o i pettini del vento di Eduardo Chillida), il progetto procede per semplificazione geometrica sino a comporre l’impianto complessivo. Il cerchio, elemento formale generatore, origina tutte le presenze fisiche dell’allestimento, dalla seduta alla fioriera, dai cilindri spaziali degli ambienti di rappresentanza agli “specchi dei sogni” evolvendo sino allo spazio istituzionale di maggiore rappresentatività.
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